Consulta le domande fatte da altri pazienti al medico endocrinologo di Foggia dottoressa Katia Monteleone
Le risposte alle domande rivolte da parte dei pazienti della dottoressa vanno intese come semplici suggerimenti di comportamento.
La visita medica rappresenta il solo strumento diagnostico per un efficace trattamento terapeutico.
Le domande e le relative risposte della dottoressa Katia Monteleone saranno pubblicate sul sito in forma anonima, a beneficio degli altri pazienti, solo dopo aver ottenuto il consenso informato da parte del paziente.
Se inizio l’insulina durante la gravidanza, la devo fare a vita? Ne divento “dipendente”?
Assolutamente no, nessuna dipendenza: la terapia insulinica, qualora prescritta durante la gravidanza, come in caso di diabete gestazionale, andrà praticata solo durante la gestazione, ed anzi interrotta, in genere, in concomitanza dell’inizio del travaglio.
Per mantenere “la linea” durante la gravidanza, posso evitare di assumere carboidrati, soprattutto a cena?
Si sconsiglia di seguire questa “moda dietetica”: i carboidrati sono indispensabili, anche e soprattutto in gravidanza. Basti pensare che il cervello utilizza il glucosio come unico carburante, e ciò è tanto più importante se si parla di un cervello in formazione, quale quello del nascituro.
Per mantenere la linea, come dice Lei, è sufficiente rispettare le dosi caloriche consigliate e soprattutto praticare con regolarità attività fisica (anche una passeggiata quotidiana va benissimo), il tutto compatibilmente con l’andamento della gravidanza.
Mi hanno diagnosticato il diabete gestazionale: mio figlio nascerà diabetico?
Non è affatto scontato: una donna affetta da diabete gestazionale può partorire un bambino sano, e questo è ciò che in genere accade. Durante il corso della sua vita, il piccolo cercherà di osservare un corretto e salutare stile di vita, alla stregua di altri bambini o ragazzi, non potendo tuttavia prescindere dalla sua familiarità.
Dove va fatta l’insulina? Mi hanno detto che se me la inietto sulla pancia posso far male al piccolo.
Durante la gravidanza l’insulina può essere praticata nelle sedi ritenute “convenzionali”, incluso l’addome: gli aghetti sono così corti, che non potrebbero mai raggiungere il nascituro.
Un consiglio: evitare di praticarla laddove la cute è tesa, per avvertire meno dolore.
In gravidanza posso mangiare il pane integrale?
Il pane, che sia prodotto con farina bianca o integrale, resta comunque un alimento ad alto indice glicemico. Da preferirsi, dunque, la pasta.
Il pane è definito ad alto indice glicemico dal momento che determina un maggior incremento della glicemia dopo la sua ingestione e la mantiene alta per un intervallo di tempo maggiore rispetto ad un alimento a basso indice glicemico.
Soffro di ipotiroidismo ed intendo avere un figlio. Il piccolo erediterà la mia stessa patologia?
Non è assolutamente scontato: si eredita la predisposizione a sviluppare la patologia, ma non è detto che Suo figlio sarà a sua volta affetto da ipotiroidismo, ovvero potrà essere affetto da un’altra forma di tireopatia.
Posso assumere l-tiroxina durante la gravidanza?
La l-tiroxina non è controindicata in gravidanza, ed anzi a volte viene consigliata prima ancora del concepimento (madre affetta da tiroidite cronica autoimmune), al fine di favorire lo stesso.
Posso fare l’ecografia tiroidea durante la gravidanza?
Assolutamente si! L’ecografia non è un esame diagnostico invasivo, né pericoloso per il feto.
Mi hanno fatto diagnosi di tiroidite subacuta: è pericolosa? Quanto dura?
Si tratta di una tireopatia, detta anche tiroidite granulomatosa o tiroidite di De Quervain, in genere a decorso benigno ed a risoluzione spontanea con completa restitutio ad integrum ; riconosce spesso un’eziopatogenesi virale e prevede tre fasi:
- ipertiroidismo transitorio
- ipotiroidismo transitorio
- restitutio ad integrum.
La durata della malattia è di alcuni mesi e talvolta recidiva.
Mio padre soffriva di diabete mellito tipo 2 ed è deceduto per complicanze diabetologiche; anche io sono diabetica: erediterò la stessa evoluzione della malattia?
Non è assolutamente scontato: molto dipenderà dalla Sua capacità di gestire la condizione diabetica, attraverso un corretto e salutare stile di vita ed una terapia adeguata. Quanto al resto, il rischio di sviluppare complicanze dipende anche, ma in misura minore, dalla durata della stessa malattia.
Sono diabetica di tipo 2 ed in occasione di un ricovero in Cardiologia mi hanno praticato terapia insulinica; la dovrò fare a vita?
Non è detto: spesso la terapia insulinica viene praticata solo durante la degenza, ovvero fino a risoluzione del periodo acuto; successivamente e se sussistono le condizioni, si può passare alla terapia precedente il ricovero.
Mia nonna di 78 anni, diabetica da circa 15 ed infartuata, ha una emoglobina glicata di 7,2 % ed assume Novonorm tre volte al giorno: il valore di glicata è superiore a quello massimo di riferimento. E’ un dato preoccupante?
Nei pazienti anziani è buona norma in genere non essere eccessivamente ambiziosi nel raggiungimento di determinati target terapeutici.
Nel caso specifico, Sua nonna è anziana e già infartuata: ambire al raggiungimento di valori di glicata “nei limiti di riferimento laboratoristici” potrebbe esporre al rischio di eventi ipoglicemici, di certo molto pericolosi alla sua età, ed in grado di slatentizzare eventuali episodi aritmici, specialmente nel caso di un cuore già compromesso.
Da non trascurare la terapia orale assunta, in grado di determinare eventi ipoglicemici, soprattutto se Sua nonna non si alimenta adeguatamente.
Il Suo diabetologo di fiducia valuterà l’eventualità di iniziare un trattamento più “sicuro”.
Non hai trovato la risposta alle tue domande?
Fai la tua domanda alla dottoressa utilizzando il modulo in basso
oppure
invia un’email a info@katiamonteleone.it